Il bello di quest’isola è proprio la sua vastità di territorio e la sua diversità. Se nel precedente post vi ho raccontato le dune di sabbia nei giorni a seguire abbiamo preferito visitare la parte est dell’isola quella meno turistica e prettamente disabitata se non per qualche villaggio di pescatori e una singola cittadina.
Come detto la costa est è veramente affascinante, al nord si sviluppa con spiagge facilmente raggiungibili con sabbia sempre di tipo Sahara, ma con molti più scogli. Siamo sul versante dell’isola che da verso l’oceano aperto di conseguenza qui le mareggiate sono molto più violente e le spiagge si formano solamente una volta passata la cittadina di Cotillo andando verso sud.
Non spaventatevi delle strade terribili basta guidare con prudenza, piano e prendersi tutto il tempo che ci vuole non bisogna aver fretta alla fine siete in vacanza, ma vi posso assicurare che il percorso da Majanicho a Cotillo è uno dei più suggestivi della zona e proprio qui potete trovare la famosa spiaggia dei popcorn. Agglomerati di corallo ormai morti portati dalle mareggiate sulla spiaggia con la forma che assomiglia molto al popcorn.
C’è da fare una precisazione su queste spiagge di popcorn:
la prima è quella di non portarveli via, sono protetti e in aeroporto controllano
la seconda è di aver fortuna a trovare la spiaggia completamente ricoperta. Da quello che ho capito parlando con un local dipende molto dal periodo dell’anno e dal tempo che ha fatto. Se vi è una grossa mareggiata ne trovi pochi o anche l’incontrario dipende molto dalla fortuna che avete anche se mi diceva che in passato la quantità di popcorn era più massiccia, vuoi le mareggiate, vuoi chi se li portava via ora è sempre più difficile vedere la spiaggia completamente ricoperta.
Prima di arrivare alla città di Cotillo fermatevi al faro dove potete visitarlo se aperto. Noi lo abbiamo trovato chiuso causa covid purtroppo.
Cotillo come cittadina è in espansione ha un suo nucleo storico intorno al porticiolo sovrastato dal Castillo de El Toston, piccolo fortino visitabile. Qui il turismo di massa non è ancora arrivato non ci sono resort o altre attrazioni per “turisti”, qui ci si passa per la natura incontaminata e chi vuole surfare.
Andando verso sud la costa cambia bruscamente, da pianeggiante diventa rialzata e le spiagge per arrivarci bisogna calarsi giù per sentierini o scalette. Purtroppo il nostro mezzo non era adatto a fare quelle strade o almeno per quella giornata abbiamo lasciato stare e non sfidato la sorte, ma vi assicuro che da li in poi trovate sicuramente la spiaggia adatta a voi e il più delle volte deserta.
Noi per le cause sopra descritte ci siamo fermati nella prima spiaggia raggiungibile anche perché volevamo riposarci per l’indomani che ci aspettava la traversata in traghetto verso Lanzarote.
