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Fuerteventura Viaggio di Nozze – Parte 4

Ormai abbiamo esplorato la parte nord di Fuerteventura e dopo un paio di giorni reduci anche della visita a Lanzarote abbiamo deciso di goderci un po’ il viaggio e prenderci qualche giorno di relax tra spiaggia, piscina e cibo locale.

Di base eravamo nella città di Corajello centro nevralgico per il turismo di surfisti e per quello anglosassone. La città è strutturata tra la parte prettamente turistica e quella degli abitanti locali.

La parte turistica è piena di resort per ogni tipo di tasca e sul viale centrale troverete praticamente tutto quello che vi serve, dal centro commerciale a piccoli negozi di cinesi o negozi di grandi marchi per lo shopping. Il viale si snoda per tutta la città e arriva a ridosso del porto. In questa zona troverete molti locali che offrono cibi e bevande locali come le più moderne e commerciali catene di fastfood. a destra del viale si arriva sul lungomare, fatto da una passeggiata rialzata che da sulla spiaggia. Qui potete tranquillamente andare a fare il bagno in mare, prendere il sole in spiaggia e se vi viene fame avete una vasta scelta di locali, ma se posso darvi un consiglio fermatevi presso “Mi Casa” piccolo, ma accogliente localino direttamente sul lungomare gestito da ragazzi Italiani che hanno saputo fondere la cucina spagnola con quella italiana, prendendo materie prime a km zero, un mix da non farsi scappare, tanto che ci siamo andati più volte durante il nostro soggiorno. Ah si i prezzi non spaventatevi sono veramente abbordabili considerando di mangiare pesce di ottima qualità e per la location.

Vi segnalo anche il locale che si trova al piano interrato del Centro Comercial Las Palmeras non mi ricordo il nome, ma se scendete le scale mobili e girate a destra lo trovate sicuramente e l’unico gestito da cinesi che sanno il fatto suo nel fare gli smoothie di frutta. Fateci una capatina che merita.

Nel mezzo della vacanza ci siamo trasferiti al sud e abbiamo attraversato l’isola prendendo le strade dell’entroterra. Il paesaggio è veramente fantastico con la prevalenza del colore rosso in ogni sua sfumatura con tendenza al nero che si staglia sul mare in lontananza, tra colline e paesini sparsi e radi. Arrivando verso il centro dell’isola si comincia salire per una strada di montagna che vi porterà al Mirador e alle statue dei giganti di Fuerteventura.

Agos e Guize qui sono rappresentati come alleati probabilmente pr una questione di convenienza, ovvero se cercate in rete troverete diverse versioni sulla loro storia. Quella più accreditata narra di loro due come due re, uno del nord e uno del sud in perenne lotta per la supremazia. Quando arrivarono i conquistadores Spagnoli proprio questa rivalità fu la causa della sconfitta delle popolazioni locali e la conquista da parte dei Spagnoli del territorio. Sembra che l’alleanza ci fosse stata, ma ormai era troppo tardi. Per questi motivi le due statue sono controverse messe così vicine, rappresentano l’alleanza dei due, ma i volti dei giganti sono rivolti verso i territori che ambivano e non danno l’impressione di essere alleati. Sono mie considerazioni da come le ho viste raffigurate e leggendomi le varie storie, poi voi vi farete la vostra. In ogni caso da qui si può godere ti un fantastico panorama a 360° sull’isola, peccato aver trovato l’unico giorno di pioggia e nuvole basse, così ci siamo visti le statue immerse nella nebbia e abbiamo proseguito il viaggio verso sud.

Da li in poi la strada è molto guidabile, si passano vallate con piantagioni di aloe per poi arrivare all’osservatorio astronomico. Qui ci si può fermare e visitarlo, noi non l’abbiamo fatto per la troppa gente che cera. Da li in poi si va tutto in discesa e si arriva alle dune di sabbia del sud. Un territorio di qualche decina di km fatti solo di dune di sabbia con la strada che corre in mezzo alle due e sfocia purtroppo nell’autostrada che è praticamente obbligatoria per arrivare fino alla destinazione di Playa Esquinzo-Butihondom, dove ci siamo finalmente riposati nel resort a ridosso del mare.

La parte sud non l’abbiamo esportata più di tanto, siamo stati catturati dal resort, ma per i futuri viaggi abbiamo intenzione di visitare Playa de Cofete che fa parte del parco naturale e dove vi è la ripopolazione delle tartarughe marine. Particolarità di questa spiaggia e il modo per arrivarci, solo esclusivamente con i mezzi adibiti al trasporto per via del parco naturale e delle strade sterrate che si possono percorrere solo con mezzi attrezzati e con una guida esperta.

In conclusione la nostra esperienza di Fuerteventura è stata molto positiva, ci siamo ripromessi di tornarci al più presto anche perchè c’è ne siamo innamorati per il clima, la gente e la natura selvaggia. La vita li si vede che ha un ritmo molto più blando e rilassato e i costi del viverci non sono eccessivi, paragonati all’Italia siamo un pelo meno cari sul mangiare e bere, ma molto sotto su costi come energia e spese fisse. Unica pecca, ma che accomuna le isole vulcaniche è l’acqua potabile è sconsigliato berla dal rubinetto, si predilige quella in bottiglia, dato che l’isola è priva di sorgenti l’acqua viene desalinizzata e depurata dall’oceano, poi portata in tuta l’isola con condotte ormai obsolete e per questo motivo non sicure per l’uso quotidiano in cucina o per berla.

Vi lasci qui sotto le guide che abbiamo utilizzato per scoprire l’isola. Commentate per domande o curiosità

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