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Viaggio di Nozze a Fuerteventura – Parte1

Nel precedente post vi ho raccontato le difficolta nell’organizzare il viaggio di nozze, tra look down e restrizioni, burocrazia e tour-operator non preparati, ma alla fine siamo riuscito a prendere quell’aereo e partire per Fuerteventura.

Per chi non lo sapesse Fuerte è diventata meta prediletta non tanto per il turismo di massa, ma per gli smart-worker ovvero chi si è riuscito a costruire una carriera lavorando da ovunque avendo a disposizione un pc e una connessione a internet questo grazie alle poche restrizioni sull’isola e al suo clima che per mette attività all’aria aperta praticamente tutto l’anno. Di fatti prima della pandemia tra tutte le isole delle Canarie Fuerte era quella dove attirava di più gli amanti degli sport acquatici tipo Wind surf o kait per non parlare di chi ama la natura in generale e vuole trascorrere il suo tempo al di fuori delle mete blasonate per la movida.

Come isola è lunga e stretta, prevalentemente desertica e piena di spiagge per ogni gusto. Al nord troviamo la Fuerte più turistica con la città di Corajelo centro nevralgico per chi ama gli sport acquatici e ha la possibilità di dare qualche svago in più la sera. Sul versante ovest non vi sono grandi città, il turismo è quello dei surfisti e vi sono le spiagge più belle e caratteristiche come quella dei popcorn, piccoli agglomerati di molluschi che sembrano popcorn. Il versante est ha la caratteristica delle dune di sabbia portata dal vento costante dal Sahara, ma più ci si sposta verso sud più incombe lo sfruttamento del territorio per abitazioni, centri commerciali e cose simili. Al centro l’isola ha diverse attrattive per lo più storiche e paesaggistiche, merita farsi un giro per poter ammirare il paesaggio spoglio di alberi fatto solo di sassi e pietre, sabbia e terra, tra colline e montagne che lo fanno sembrare un paesaggio alieno molto affascinante.

Il sud e una sottile striscia di terra dove troviamo a est viaggi turistici per ogni gusto, spiagge lunghissime e cittadine orientate al turismo di massa. Questa parte d’isola è molto turistica, ma merita per le spiagge. A ovest troviamo il parco naturale e la spiaggia più lunga di tutta l’isola. Qui non vi sono città o paesini, non c’è la possibilità di dormirci, qui si vuole preservare habitat naturale dell’isola prevalentemente per la conservazione delle tartarughe marine che vengono a deporre le uova.

Insomma avevamo due settimane davanti a noi di pura esplorazione e vagabondaggio per l’isola. Data la natura del viaggio non volevamo prendere una sistemazione di comodo e abbiamo prediletto un resort contro la nostra natura, ma per poterci rilassare dopo i mesi passati a preparare il matrimonio e far quadrare il tutto.

Prima settimana al nord in un resort pessimo, ma abbastanza comodo per poterci spostare liberamente in quella zona. La cosa che mi è rimasta più impressa del viaggio e lo spirito di vita degli isolani e da chi si è trasferito dall’estero li. C’è una spensieratezza della vita alla quale noi continentali non siamo più abituati, la fretta non la fa da padrona, il godersi l’attimo è quello che conta e quello al quel non ero preparato di questi tempi è la convivialità delle persone. Bastano pochi minuti per poter parlare di qualsiasi cosa con chiunque, se hai bisogno di indicazioni o consigli son sempre pronti a darti una mano e il trend dell’isola è “Prendila calma e serena”

Tutto ciò l’ho constatato il giorno dopo quando è arrivato il ragazzo a consegnarci la macchina a noleggio. C’è stato un problema con l’agenzia di noleggio italiana la quale ha omesso delle tasse locali per il noleggio. Chi ci doveva seguire in quella situazione si è presentata aggiratissima e con poca voglia di darci una mano comprensibile dato che rappresentava l’agenzia infallibile della quale non faro nome, ma sappiate che è una di quelle più blasonate in Italia e la conosciamo tutti per le pubblicità sarcastiche degli anni 80/90. Il ragazzo spagnolo invece tranquillamente ci ha spiegato che mete volte succede che dimenticano di menzionare queste tasse e per ovviare può venirci n contro diminuendo i giorni di noleggio così da rientrare nella cifra pattuita che tanto a lui cambiava poco. Noi un po’ perplessi abbiamo accettato dato che la riconsegna sarebbe stata il giorno della nostra partenza invece così avremmo dovuto riconsegnare la macchina il giorno prima e ci cambiava veramente poco.

P.s. non fatevi fregare non prenotate la macchina dall’Italia, quando scendete dall’aereo prendetevi la macchina direttamente in aeroporto il costo è 10 volte minore e non avrete brutte sorprese.

Superato questo il nostro viaggio di nozze è decollato. Prima tappa Dune di Sabbia a Corajello. Come vi accennavo prima sono delle dune di sabbia che costeggiano la costa nord est dell’isola per una decina di chilometri. formatesi nei secoli con il vento proveniente dal Sahara che trasporta i granelli di sabbia fino all’isola di Fuerte creando queste dune. Noi che siamo gente da mari chiusi e sabbia ne abbiamo vista solo a Lignano o in Romagna siamo rimasti piacevolmente perplessi dalla consistenza e dalla temperatura di quella sabbia. Cerano circa 30 gradi il sole a picco, ma la sabbia era fresca se non fredda e compatta, sembrava quasi di camminare su di una superficie estremamente compatta, ma dove sprofondi solo con la punta dei piedi e i grani di sabbia erano belli granulosi e consistenti. Sensazione fantastica camminarci sopra a piedi nudi anche se faticoso e i metri che dividevano la strada dal oceano non erano pochi anzi più o meno in quel punto la lingua di sabbia arrivava a circa 600m di distanza, ma ne valeva la pena.

Arrivati sul bagnasciuga entriamo coni piedi nell’oceano e ci prende male di quanto è fredda l’acqua e in quell’istante vedo crollare tutte le mie ambizioni di fare il bagno nell’oceano. Sconfortati ci dirigiamo verso le prime dune che danno sull’acqua per poter conquistare uno dei fortini lavici, gli avevamo battezzati in questo modo che non son altro di ripari fatti con le pietre laviche alti circa 50cm e larghi 3/4 metri dove puoi ripararti dal vento e prendere il sole in relax.

Disclamer Per i pudici in Spagna non vi è legge che vieti il nudismo in pubblico se non atti osceni, quindi se stai nudo e vivi la tua vita normalmente come fai da vestito non hai problemi e non dai fastidio a nessuno. Se siete in spiaggia in Spagna è normale trovare persone nude che passeggiano in mezzo a mille altre vestite, fatevi una ragione e non fate commenti inopportuni come abbiamo purtroppo sentito dai nostri connazionali arrivati dopo di noi sulle dune, scandalizzati per il fatto.

Quindi approfittiamo di questa particolarità spagnola e ci spogliamo per poi affrontare l’oceano. Il primo impatto è si quello di non entrare, acqua fredda, onde grandi non è l’adriatico al quale sono abituato, ma prendiamo coraggio e entriamo…. Fidatevi che i primi 30 Secondi sono da sclero, ma poi la temperatura di assesta e diventa magnifico, resta sempre il fatto delle onde. Se posso fare un paragone con i mari nostrani a parità di altezza delle onde quelle oceaniche sono incazzate 5 volte di più. Ondine che qui da noi manco le senti nell’oceano possono prenderti e farti spostare di qualche metro, bisogna prenderci confidenza e il trucco non è quello di resistere all’onda, ma di assecondarla, farsi cullare in un ondeggio continuo di su e giù stando attenti alla corrente e alla risacca potentissima che ti porta verso largo in pochi istanti. Credetemi esperienza unica non ha paragoni con il mare di noi altri, sempre acquasanta è, ma le sensazioni sono molto diverse.

Ance l’uscire dall’oceano non è facile si fatica e parecchio, la risacca più casi avvicina alla spiaggia più la si sente e la sabbia che c’è li la sentite tutta quando l’onda si ritira e vi fa lo scrub sulle caviglie.

La prima giornata trascorre tra bagni di sole e di oceano fino alla sera dove crolliamo a letto devastati ma felici.

Domani abbiamo altre esperienze da fare…

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